A volte sono un riccio
A volte sono un riccio
del silenzio urticante
tratto di sabbia di sale che sfugge
inafferrabile quando si agita
ma è parte di me.
Come vorrei mi potessi sentire
di qua una sanguigna foresta
una geometria resinosa e schiva
fra la corteccia il muschio affettuoso
e le pigne arrampicate in su le foglie
con l’indice l’ultima che punta in alto.
Di qua più di prima sono in cammino
mi difendo mi nascondo non mi arrendo
penso ai miei sogni cosa dire come agire.
Dalle movenze dei verdi giganti
potrei imparare
come si affonda la terra
quando la cima naviga sulle correnti
con il cielo che sbuccia i colori
dal sereno il gusto più buono.
Nel silenzio c’è sempre qualcosa di nuovo!
E tu affacciati ora, dà notizia al tuo cuore
di fronte un nido t’accoglie e le anime cantano
non sono tuoni non corvi nemmeno usignoli
ma solo lievi sussurri e forti emozioni.